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"La disponibilità di nuove metodologie apre la strada a percorsi di analisi e ad esigenze di misurazione finora trascurate o addirittura non pensabili.
AISM, avvalendosi della expertise di 1to1lab, intende offrire alle Agenzie e a tutti coloro che si occupano di comunicazione, uno strumento operativo con il quale intervenire sul prodotto della creatività in uno stadio precoce del processo di lavorazione. La prospettiva “consumer centric” trova una declinazione concreta e si presenta come un pre-requisito del messaggio pubblicitario.
Il “fatto a regola d’arte cognitiva” diventa una garanzia, un valore aggiunto per un prodotto che deve comunicare un messaggio complesso in un tempo breve e in un contesto sovraffollato di stimoli.
La misurazione dell’efficacia comunicativa messa a sistema: questa in sintesi l’idea di Check your Print."

Prof. Franco Giacomazzi
Presidente AISM - Associazione Italiana Marketing


"La libido tra misura e contabilità. Ogni soluzione di problema in quanto oggetto di desiderio -nel contrasto connesso all’accettazione della vita e al rifiuto della morte appare sempre di più, nella ricerca delle Neuroscienze, come una messa in forma di energia naturale. 
Non c’è “oggetto del mondo” che non sia caratterizzato da questo scambio energetico che mobilita il desiderio.
Le nostre società, fatte di sistemi complessi ipertecnologizzati, sono composte da individui sempre meno sognanti e predisposti alla meraviglia, quindi da individui sempre meno sottoposti al fascino della retorica.
In economia, il marcato incremento del processo di anticipazione finalizzata del futuro obbliga a calcolare sempre di più il ritorno sull’investimento economico e a stabilire a priori la misura della quantità del ritorno atteso.
Operiamo quindi massimamente attraverso il metodo della probabilità e della contabilità.
L’uomo, in questo contesto, muta la sua condizione antropologica mentre, nell’economia di mercato dei sistemi capitalistici mercantili avanzati, ogni prodotto deve essere generato da una energia che subisca il controllo del desiderabile, andando verso un fruitore che è chiamato a dare la risposta attesa e a desiderare in modo contenuto.
In questa condizione di parsimonia psichica e precauzione sistemica, visto che gli attori sono in concorrenza tra di loro, vince chi, già personalmente impostato su un controllo del desiderio, è in grado di creare un prodotto/servizio caratterizzato da un’elevata concentrazione di desiderio marginale tale da generare anche nel fruitore ipotetico un’attenzione massima a un desiderio marginale.
Il sistema delle Neuroscienze e le applicazioni tecnologiche che misurano gli scostamenti della rappresentazione libidica sembrano essere pronte a dare una risposta all’esigenza di minimizzazione dei rischi economici e di massimizzazione dei profitti da parte dei tecno-sistemi che producono merci.
L’ipotesi perseguita dal Gruppo di Ricerca animato da Francesco sembra volere dare vita ad una strumentazione di controllo e misurazione che consenta proprio la verifica dell’efficacia della rappresentazione in presenza di media comunicativi sempre più orientati al feedback immediato."

Michelangelo Tagliaferri
Fondatore della Fondazione Accademia di Comunicazione
Sociologo ed Esperto di Comunicazione d'Impresa


"L'esigenza di monitorare i risultati del lavoro delle agenzie in termini di efficacia della comunicazione è una costante che, nel tempo, ha visto avvicendarsi diversi strumenti di valutazione. Oggi, abbiamo a disposizione un mezzo che avvicina in modo formidabile il "percepito" dell'utente finale all'oggetto realizzato, senza mediazioni e preconcetti.
Check your print rappresenta quindi un considerevole salto di qualità per tutti gli operatori della comunicazione che desiderano avere risposte rapide ed efficaci sull'efficacia di un qualunque progetto pubblicitario (e non solo)."

Massimo Giordani
Direttore del dipartimento di Marketing Turistico e Territoriale presso AISM
CEO Time&Mind


"Accanto al processo artistico di produzione e allo stile, che sono la cifra del creativo e la firma dell’agenzia, si introduce la necessità del riscontro oggettivo. Non tanto come limite, come giudizio senza appello sulla creatività, ma come elemento migliorativo e di dialogo, come stimolo di arricchimento. La conoscenza e l’aderenza alla modalità percettiva del consumatore finale diventa un “problema” che un ADV ben strutturata deve aver già risolto, prima di diventare effettivo. Tra le possibili combinazioni degli elementi che formano un messaggio diventa strategico scegliere quella che più efficacemente delle altre, trasferisce l’intenzione comunicativa dell’Agenzia e del committente."
Francesco Gallucci
Direttore del dipartimento di Neuromarketing presso AISM
CEO 1to1lab